Il mio 8 marzo lo dedico alle protagoniste del libro Algoritmi indiani. Per i miei standard, è stata una lettura a rilento, non perché non fosse avvincente, ma perché era troppo ricca di emozioni. Ogni storia di questo libro va metabolizzata, e non si può leggere tutto d’un fiato.  Dell’India si è detto e scritto molto. Quello che in questo libro colpisce è il contrasto tra le nuove generazioni, i figli che hanno studiato e che tendono quindi a “occidentalizzarsi” e invece le loro madri, che rimangono ancorate a tradizioni e a vissuti che non riescono a gettarsi alle spalle. La storia si svolge nell’arcoContinua a leggere…