Stoner è un libro che mi ha catturato dalla prima riga nonostante le premesse. E vi spiego perché. La storia non sembra di quelle che ti tengono con il fiato sospeso. Si parla di un uomo che conduce una vita piatta, che accetta passivamente una serie di catastrofici avvenimenti senza mai prendere posizione, per il quieto vivere.  La sua mollezza è tale che non riesca neanche a proteggere la sua amata figlia dalle grinfie di una terribile moglie e madre che le rovinerà l’esistenza fino a tragici finali. Eppure mentre leggi la banale storia di Stoner ti coinvolge. E lo segui via via, dall’infanzia vissutaContinua a leggere…

I bambini in vacanza vedono la mamma in diverse forme. Le mie evidentemente mi considerano con mille braccia come la dea Kalì. Secondo loro posso contemporaneamente controllare i compiti, giocare a carte, fornire loro ogni bene primario dall’acqua alla merenda e anche ogni gioco possibile.. carta, pennarelli, acquerelli, timbrini… Mi chiamano circa una volta ogni cinque minuti. E mai all’unisono. Quindi la parola mamma echeggia una volta ogni minuto e mezzo. Se non rispondo alzano la voce oppure incominciano a chiamare “mammamammamammamammamammamamama” a ripetizione. Diciamo che non mi annoio.. Ora che tutto torna alla normalità e siamo tornati tutti alle nostre attività – e cheContinua a leggere…