Questo libro la prima volta lo lessi diversi anni fa. E mi piacque molto per la scrittura sublime e il suo stile impeccabile.  Una storia ambientata nel 1940. Il protagonista Henrik è un vecchio generale dell’impero austro-ungarico che vive lontano da tutto nel suo castello, isolato per volontà dal mondo da cui si è ritirato. Un giorno riceve una lettera dal suo amico di gioventù, praticamente un fratello, Konrad, che viene a fargli visita. Sono passati quarantuno anni dal loro ultimo incontro, vissuti in attesa di questo momento. E’ un racconto di altri tempi, che parla di grandi valori,  secondo codici cavallereschi. Amore, amicizia, forse traditi,Continua a leggere…

In classe di Carlotta, oggi alcuni suoi “compagnetti” mi hanno chiarito la questione dei dentini. Quando dondolano cadono, e fin qui ci siamo. Si mettono sul tavolo, sotto il cuscino, dove si vuole e a quel punto arriva o la fatina o il topolino. Sono amici quindi va chi può. Se è un dente pulito ti lascia anche i soldi di carta. Se per caso lo ingoi, il dentino nello stomaco diventa liquido ed esce con la pipì. E i soldi? Tranquilli, topolino&fatina lo sanno e i soldini li lasciano lo stesso. Pochi in quel caso, perché il recupero liquido è più difficile. Quindi, miContinua a leggere…

Quando vuoi dare un bacio ad un adolescente devi imparare ad affinare qualità paragonabili ad un arciere che vuole centrare il bersaglio, dove il bersaglio è la sua guancia. O sei brava nel calcolare la mira o bene che ti vada becchi i capelli o altrimenti la nuca, perché l’adolescente sfugge al bacio con una velocità inimmaginabile. Non resta quindi che allenarsi quotidianamente. Nel mio caso, per esempio, d’ora in poi quando riporrò il rotolo dello scottex, lo lancerò sperando di centrare il portaròtolo. Farò lo stesso con le chiavi di casa e la carta nel cestino. Gesti ripetitivi che mi faranno guadagnare una capacitàContinua a leggere…