“Lei non esisteva, non era mai esistita. Le persone non ricordavano il suo volto, il suo nome non era mai lo stesso. Solo nello scatto viveva, diventava reale, per poi tornare a essere l’invisibile creatura a cui nessuno rivolgeva una seconda occhiata”, scrive Francesca Diotallevi, Questo libro si ispira ad un personaggio veramente esistito, Vivian Maier, che morì completamente sola il 21 aprile del 2009. Trascorse una vita in solitudine ad occuparsi dei figli degli altri, entrava in queste vite senza mai costruirsene una sua. L’unica sua compagnia, attraverso cui osservava la realtà era una biottica Rolleiflex, che tra gli anni ’50 e ’70 era considerataContinua a leggere…