Complice due giorni con lunghi tragitti in metro, sono riuscita a leggere in tempo record “Riparare i viventi” di Maylis de Kerangal. Un libro forte, bellissimo, che non si dimentica. Una storia che parla della vita attraverso la morte. Cos’è la vita? È solo il corpo che possiamo vedere, toccare (quel corpo in cui un cuore può continuare a battere attaccato a una macchina anche quando della persona non rimane niente), un insieme di organi che lavorano senza sosta, o c’è dell’altro? Cosa ci rende vivi, se il cuore che era di Simon, che batteva per lui e insieme a lui può ridare la vitaContinua a leggere…