Bella mia, di Donatella Di Pietrantonio, è un romanzo che ci riporta alle 3.31 del 6 aprile 2009, a quella terribile notte del terremoto in Abruzzo. La storia è quella di una coppia di gemelle separate dalla morte di una, Olivia, rimasta schiacciata dal tetto di casa sua. Intorno a questa perdita centrale si ricompone una famiglia anomala: la mamma di Olivia, il figlio adolescente e la sorella sopravvissuta, Caterina. È lei l”Io narrante. Vivono in un appartamento del progetto C.A.S. E. distante chilometri dal centro storico dell’Aquila dove abitavano.
Si confrontano ognuno con il proprio dolore. Nel dolore Marco é chiamato a crescere, la zia a individuarsi rispetto alla gemella. Nel definirsi Caterina accetta gradualmente l’eredità che la sorella le ha lasciato , il figlio, ormai anche figlio per lei che non aveva voluto essere madre.
Bella mia è anche il racconto di una città ferita nel profondo, l’Aquila, della silenziosa dignità dei suoi abitanti, del rimboccarsi le maniche e ricominciare, partendo da piccoli miracoli quotidiani.
Ho letto queste pagine pensando con affetto ai miei amici di Onna.
2018-08-23