After..ma perchè??

Si, lo so, dopo questa recensione avrò la nomea della super bacchettona, rigida, non alla moda. Giusto per buttare acqua al mio mulino, dico che nella mia passione per la lettura ho avuto anche il periodo della letteratura erotica, da Anais Nin a David Herbert Lawrence fino a Pauline Reage, etc. Detto ciò, ieri sono incappata in After, il libro che ora circola tra le adolescenti. E dico anche tra le pre adolescenti, visto che in classe di mia figlia che ha dodici anni l’hanno letto e così delle sue amiche. E’ praticamente un vademecum al sesso. In un linguaggio assolutamente povero e pornografico, descrive posizioni da kamasutra, problematiche legate alla performance e alla biancheria intima. Guai a non avere la mutandina di pizzo. Ma forse non è neanche questo il peggio. Il personaggio femminile è praticamente ante litteram, una sfigata che vede nel maschio la sua unica realizzazione e sapere di eccitarlo è il coronamento della sua felicità. Ma io dico, sono anni in cui si cerca di superare i cliché di genere che provocano così tanti danni, e ancora siamo a questo: il maschio dominatore, che in questo caso, ha avuto ai suoi piedi tutte le ragazze della scuola, e lei, che invece è disposta a tutto pur di essere la sua prescelta.

La prosa poi del libro è veramente unica. Cito solo alcune topiche frasi: “Accidenti sei diventato un vero gentiluomo. Chi se l’aspettava, gli dico”. E lui ‘maschio alfa’ risponde: “Se non la smetti ti riporto in macchina e ti scopo”. Questa frasetta però è niente in confronto a questa prosa che definirei ‘dantesca’ di “brava piccola..cazzo..sei sempre così pronta per me”. Ecco questa è stata l’apoteosi della mia lettura di ieri sera. Devo dire che mi sono anche divertita nel leggerlo perché erano anni che non incappavo in qualcosa di così scritto male e in una forma così puerile. Non so, magari più grandine le adolescenti se lo possono anche leggere, se proprio sono così incuriosite dal fenomeno modaiolo e non si vogliono sentire escluse. Verso i 15/16/17 anni – dico magari – hanno una maggiore coscienza di sé, anche se mi chiedo sinceramente perché debbano fare queste letture. Ma a dodici anni? E’ questa immagine che vogliamo dare alle nostre figlie? E’ questo che devono pensare sia l’amore? Uno che ti dice “”Dimmi che mi obbedirai o non ti lascio venire??”.
Passo e chiudo.

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