Ho finalmente finito di leggere l’ultimo libro dell’Amica geniale di Ferrante. Divorato in quattro giorni. La sua scrittura ha una potenza visiva che esce dalle pagine e tocca le corde dell’anima. La sua capacità di farti entrare nella storia è tale che stanotte ho dormito malissimo al pensiero di come si fosse conclusa la saga, quasi che i personaggi fossero persone reali, a me vicine.Continua a leggere…

Sapevo che mi sarebbe piaciuto. Era un libro fortemente consigliato da una persona speciale (mia sorella). Ma non immaginavo così tanto. Ora dopo averlo finito in tre giorni, mi sento già “orfana” di Marta nella corrente.  La storia è quella di una bambina, Marta, che a soli sette anni, a causa di un incidente stradale, perde la mamma che è anche tutto il suo mondo poiché lei un papà non l’ha mai avuto: così ha inizio la vicenda che, pagina dopo pagina, si rivela sofferta e toccante. Con la morte della mamma se ne va via anche la voce di Marta: lei non vuole piùContinua a leggere…

Complice due giorni con lunghi tragitti in metro, sono riuscita a leggere in tempo record “Riparare i viventi” di Maylis de Kerangal. Un libro forte, bellissimo, che non si dimentica. Una storia che parla della vita attraverso la morte. Cos’è la vita? È solo il corpo che possiamo vedere, toccare (quel corpo in cui un cuore può continuare a battere attaccato a una macchina anche quando della persona non rimane niente), un insieme di organi che lavorano senza sosta, o c’è dell’altro? Cosa ci rende vivi, se il cuore che era di Simon, che batteva per lui e insieme a lui può ridare la vitaContinua a leggere…